Negli anni 70 c’è stata una rapida diffusione dei modelli al quarzo con batteria a scapito di quelli meccanici. I modelli al quarzo pur essendo accurati ed affidabili, hanno il limite di una durata relativamente breve della batteria, con la necessità di una periodica sostituzione della stessa e i relativi disagi.
La soluzione di Citizen: utilizzare la luce solare per generare energia.
Nel 1973 la crisi petrolifera rese più sensibile l’opinione pubblica al tema delle energie alternative. In quegli anni, le celle solari erano ancora una tecnologia innovativa, ma con il già chiaro vantaggio di essere una fonte di energia pulita.
É da qui che è nata la nostra idea di utilizzare la tecnologia a carica luce per creare un orologio ecologico che non dipendesse dalle batterie usa e getta.
Il sistema che abbiamo ideato consisteva in una cella solare posta sul quadrante che convertiva la luce in energia elettrica, a sua volta fornita di un circuito integrato che la trasforma in movimento.
Citizen fu la prima a raccogliere la sfida sviluppando una tecnologia innovativa che offriva grandi vantaggi.
Negli anni ‘80 anche altre aziende cominciarono a produrre orologi a luce solare ma Citizen aveva molti anni di vantaggio e la sua tecnologia è sempre stata più efficiente di quella di chiunque altro.
Ad esempio, mentre gli orologi solari delle altre marche avevano una riserva di carica media di 2 giorni, Citizen - a metà anni ‘80 - presentò il modello Analogic Solar Cell con una riserva di carica quattro volte superiore grazie alla notevole efficienza energetica che lo caratterizzava: necessitava solo di un’ora e mezza di ricarica per funzionare un’intera giornata, un terzo rispetto al tempo necessario per i prodotti della concorrenza.
Grazie ai progressi raggiunti nella tecnologia a carica luce, l’orologio Citizen poteva essere ricaricato non solo con la luce del sole ma anche con la luce artificiale. Negli anni ‘90 Citizen introdusse sui suoi modelli l’accumulatore (una pila che può essere ripetutamente ricaricata), che ha permesso di definire lo standard minimo per gli orologi a carica luce Citizen: una riserva di carica di almeno 6 mesi.
Citizen crea tecnologie nuove che riscrivono le regole e le migliora di continuo per ottenere il massimo dalle potenzialità dell’idea iniziale. L’evoluzione del sistema Eco-Drive è l’esempio di come si possano ottenere risultati impensabili partendo da un progetto di grandi prospettive.
Il lavoro di ricerca e sviluppo svolto da Citizen, che ha costantemente migliorato l’efficienza del sistema Eco-Drive nel tempo, ha permesso di raggiungere prestazioni oggi molto elevate per quanto riguarda l’accuratezza nella misurazione del tempo, la riserva di carica e la gamma di funzioni disponibili.